martedì, febbraio 27, 2007

Bombe reali in cambio di bombe virtuali


Foto di Liamr


E' tutto vero, a quanto pare. La famosa rivista italiana on-line di informatica HwUpgrade, ha ripreso e tradotto una notizia comparsa sul sito di NetworkWorld secondo la quale



"Se gli Stati Uniti fossero sotto un pesante cyberattacco che minasse alla base l'infrastruttura della nazione, il Dipartimento delle Difesa sarebbe preparato - sotto l'autorità del presidente - a lanciare un controattacco virtuale o,...."
o?


"...addirittura, bombardare fisicamente la fonte dell'attacco."

Questa frase ripresa da Networkworld è attribuita a Mark Hall, responsabile della sicurezza informatica nazionale del dipartimento della difesa USA.
Speravo che HwUpgrade avesse tradotto male, e mi sono letto l'originale, che riporto....



"In the event of a massive cyberattack against the country that was perceived as originating from a foreign source, the United States would consider launching a counterattack or bombing the source of the cyberattack, Hall said. But he noted the preferred route would be warning the source to shut down the attack before a military response."

e traduco (alla lettera!):


"In caso di un pesante attacco informatico contro la nazione, che sia percepito come originantesi da una sorgente straniera, gli stati uniti potrebbero considerare di lanciare un contrattacco o il bombardamento della sorgente dell'attacco informatico. Ma Hall ha precisato che la via preferita sarebbe avvertire la sorgente di spegnere l'attacco, prima di una risposta militare."

Ora sono più sollevato. Innanzitutto Hall ci informa che l'eventualità non vale per il territorio americano, per cui in linea di principio si può bombardare qualunque altra città del mondo ma sicuramente saranno salve New York e Los Angeles (resta da capire se Parigi o Roma sono obiettivi papabili o se l'opzione militare è fattibile solo in Belize e Guinea Bissau). Poi siamo informati del fatto che prima del bombardamento ci sarà l'avvertimento. Probabilmente quindi faranno una telefonata ai pericolosi hackers (l'email non funzionerebbe...) per avvertirli di scappare (con le tastiere in mano) dal target individuato.

E fin qui ho scherzato, anche perchè mi sembra ovvio che si tratti di una uscita a solo scopo di ammonimento. Ma vorrei mettere l'accento sul fatto che l'uso (disinvolto) del verbo "bombardare" può far passare il concetto che in fondo in fondo una volta ammesso (e non concesso..) che tu abbia il diritto di usare una bomba (ovviamente intelligente) per far fuori chi ti molesta, risolto il problema tutto torna a posto.
Purtroppo non è così, perchè l'uso di bombe (stupide o intelligenti che siano) procura danni ambientali (leggi: sanitari) anche a lungo termine e anche a considerevole distanza dal punto di impatto.

A prescindere dal fatto che usi o meno l'uranio impoverito, un missile è comunque fatto di metalli pesanti (per esempio un MK84 pesa più di 900kg), che nel migliore dei casi vengono sparsi nel terreno, e nel peggiore inalati.
Leggendo questo articolo del Guardian, si comprende perchè gli stati uniti fabbrichino missili pesanti e facciano massiccio uso di uranio impoverito nelle loro testate.
Questa frase (tradotta) è illuminante:


"In pratica, un'arma deve concentrare il maggior peso possibile in una forma lunga e snella. Poichè l'uranio impoverito (D.U. = depleted uranium) ha una densità che è il doppio rispetto all'acciaio; è quindi una zavorra ideale."

Del resto poi, il DU costa solo (e vi raccomando di leggere bene questo studio del CNR) due dollari al Kg (come i ravanelli), rispetto al costosissimo tungsteno cristallino di provenienza cinese.
Il fatto che sia la "panacea" del militare, ce lo conferma anche questo articolo sul DU, intitolato "Il genocidio silenzioso dall'America", dal quale estraggo e traduco questo pezzo:


"Il Tungsteno è più costoso dell'uranio impoverito, che abbonda. L'industria mondiale dell'uranio dispone di più di UN MILIONE DI TONNELLATE di DU. Il Tungsteno è anche difficile da utilizzare perchè è 1.75 volte più duro dell'uranio (nel senso di durezza, non di peso) e ha un punto di fusione molto più alto. In più, il DU è anche efficace come dispositivo incendiario perchè brucia rapidamente in aria. Essendo un'arma incendiaria, può bruciare le armi dentro ai carri armati e bruciare armi sotterranee, depositi di carburante e agenti chimici o biologici in laboratori sotterranei."

A questo punto un ambientalista che dovrebbe dire? L'idealista dovrebbe pretendere la pace subito e il disarmo totale. Il super-pragmatico forse chiedere che le bombe diventino "eco-compatibili".

Scegliete voi, che io rifletto ancora un po'....

Links di approfondimento
Pagina dell'OMS sull'uranio impoverito.
Il sito di Osservatorio Militare.
Conclusioni della 1° Conferenza internazionale sul risanamento ambientale in Yugoslavia
La dottrina dell'ONU per la gestione dei problemi ambientali in azioni militari

giovedì, febbraio 22, 2007

SPECIALE - Intervista a Massimo Zucconi


Foto di Preju_13

Massimo Zucconi è l'attuale presidente e amministratore delegato della “Società Parchi Val di Cornia”, che gestisce ben cinque aree protette divise tra la Provincia di Livorno e quella di Grosseto.
Oltre ad essere una persona brillante e generosa, ha anche un passato di Dirigente dell'Urbanistica del Comune di Piombino, uno dei posti d'italia che hanno fatto le peggiori spese del degrado ambientale legato alla massiccia industrializzazione degli anni 50 e 60. Negli anni '70, da vero e precoce ambientalista, si è opposto a un piano di lottizzazione che avrebbe distrutto per sempre le dune e il bosco della Sterpaia (oggi una delle cinque aree protette che la società gestisce).
Come potete immaginare, si tratta di una persona alla quale vale la pena chiedere tante cose..
Buona lettura!

lunedì, febbraio 19, 2007

Forza Italia contro la Spectre verde!


Foto di 185Queens

Ebbene si, quando trovo certe ghiottonerie in giro per la rete non resisto, e mi trovo costretto a cambiare repentinamente la scaletta dei post. Oggi ci tuffiamo nell'esplorazione di un importantissimo "think tank" dello sviluppo sostenibile italiano:
il....

DIPARTIMENTO AMBIENTE di FORZA ITALIA
Sorpresi? Incuriositi? Eh si, Forza Italia ha una sua precisa idea di quali politiche ambientali debbano essere perseguite. Purtroppo, il Prof. Cerofolini responsabile toscano del dipartimento, non ci beneficia da più di un annetto dei suoi importanti saggi scientifici, per cui mi trovo a commentare il preziosissimo (ma non proprio fresco) manoscritto


"BREVE COMPENDIO DEI TRUCCHI AMBIENTALISTI"

che potete leggere per esteso a questo link.

Nessuno nega che è giusto e naturale avere, su di un certo argomento, idee diverse (possibilmente logiche), purché si parta da dati di fatto veri e completi.

Sacrosanta affermazione....

è bene fare un sintetico compendio che riveli i «trucchi» (cfr. Bjorn Lomborg, L'ambientalista scettico, ed. Mondatori 2003) messi in essere dai cosiddetti per allarmare - con le loro solite litanie - i cittadini, in modo che questi non si facciano strumentalizzare.

Di nuovo in campo la Spectre verde....(ma non è che citano Lomborg perchè non riescono a trovarne un altro?)

Per la serie "ambientalisti portarogna" (e peggiori dei nazisti), partiamo dal primo enunciato, e poi a seguire:

Prendere i dati in assoluto, senza cioè fare confronti con situazioni precedenti e non valutare le tendenze, anche e soprattutto a lungo termine, per capire se stiamo migliorando e di quanto o meno. Es.: disponibilità d'acqua potabile e cibo, deforestazione, durata della vita..., tutto in miglioramento, checché ne dicano i soliti profeti di sventura;

Professore ma lei ha una sfera di cristallo che le dice che il riscaldamento globale non è una tendenza a lungo termine? E a proposito del primo slogan, MI CITA I DATI SECONDO I QUALI la disponibilità di acqua potabile e la deforestazione sono in miglioramento? Ah, mi dicono dalla regia che in ITALIA c'è riforestazione naturale e aumento della durata della vita..ma l'AFRICA e il BRASILE? Ah già, chi se ne frega di quelli...

Non dare dati. Es.: non dire che l'energia nucleare non inquina l'atmosfera e che è in assoluto la più sicura di tutte le altre fonti di energia e che è praticamente inesauribile, o che il pomodoro San Marzano (prodotto tipico) è condannato all'estinzione per virosi se non viene sostituito con il San Marzano OGM e che il grano duro «Creso», con cui si fa la pasta, è OGM dagli anni '50

Si commenta da se, ma volete togliermi il gusto di infierire? Qualche tempo fa in un post ho parlato dei problemi di La Hague, ma in quel caso c'era solo inquinamento da radionuclidi della falda...che volete che sia. E poi il nucleare è più sicuro di qualunque cosa. Sapete che se passate sotto una pala eolica vi casca in testa? Sapete che potete ustionarvi e morire se toccate un pannello solare in funzione da ore? Cmq c'è così tanto uranio che non finirà mai (grazie tante al blog di "Petrolio"). A proposito, il Creso NON E' tecnicamente un OGM, perchè è stato ottenuto con una mutazione da irraggiamento (che ha indotto un fenomeno che in natura succede talora spontamentente, la poliploidia) e non con biomanipolazione. Esempio sbagliato prof, non cada ancora vittima del suo primo enunciato....

• Dare dati parziali e solo quelli che interessano. Es.: nascondere che El Niño nel 1998 portò benefici, per l'aumento di temperatura al suo passaggio, per 19 miliardi di $, ed invece evidenziare solo che i danni furono di 4 miliardi di $ (saldo attivo 15 miliardi di $ USA cambio 2000);

Porca miseria, ha ragione! Per esempio se si alzasse il livello del mare di un metro compirei un tragitto più corto per andarci (risparmio di € e di CO2 emessa..), e probabilmente la stagione balneare comincerebbe a febbraio. CHISSA' CHE INTROITI!!! A proposito, lei che raccomanda la precisione, mi dice dove l'ha letta questa?

  • Confrontare fra loro dati non confrontabili;
  • Dare dati sbagliati e confusi, in modo che sia difficile confrontarli;
  • Fornire dei dati apparentemente inattaccabili perché la fonte è ufficiale, mentre in realtà quei dati sono stati ripresi da pubblicazioni inaffidabili.
  • Partire da un singolo esempio - meglio se sfavorevole - e da qui trarre affermazioni di carattere generale.
  • Stava dicendo, del Nino del '98? (Comunque riconosco che queste tattiche nel mondo esistono, solo che mi vengono in mente solo le facce di certi politici...)

    • Bollare aprioristicamente come dannosi certi interventi, non mettendo in risalto che non agendo così i danni sarebbero infinitamente maggiori. Es.: senza
      antiparassitari e concimi chimici -etichettati come pericolosi - la maggior
      parte della popolazione (80%) morirebbe di fame.
    Certo. Però se 20 anni fa si fosse detto guardate che tra "cinque-dieci" anni bandiremo una lista di sostanze dannose magari a quest'ora avremmo dei sostituti più sani e ci sarebbero un po' meno leucemie, tumori e problemi di infertilità vari... E poi questo significa che dobbiamo fregarcene delle sostanze dannose per produrre sempre più cibo per avere sempre più nascite e aver bisogno di ancora più cibo?

    • Far diventare politica con relativa campagna di demonizzazione preventiva - e non tecnica la soluzione (possibile) di certi problemi. Es.: lo smaltimento di rifiuti urbani, speciali e nucleari.
    Mi duole dirglielo, prof, ma è politica. Se ci fosse stata volontà da parte degli amministratori la raccolta differenziata avrebbe superato il 50% in tutta italia. Secondo lei a Mercato San Severino (Nota: in Provincia di Salerno) la raccolta ha superato il 50% perchè dispongono di tecniche a cui i comuni adiacenti non hanno accesso? E il passaggio da Tassa a Tariffa è una soluzione tecnica o politica?
    • Considerare - se conviene - periodi di tempo lunghi, in contrapposizione a periodi brevi per far sì che certi eventi naturali (uragani, inondazioni...) risultino più concentrati e quindi arrivare a considerazioni e previsioni catastrofiche.
    Ho il sospetto che si sia capito solo lui...
    • Parlare di limite delle risorse e dell'impronta ecologica senza entrare nel merito, ovvero parlare per dogmi. Ora, è pur vero che ogni sistema ha un suo limite e che l'uomo incide sull'ambiente, però nessun «ambientalista» è in grado di dire a quale livello si trova questo limite, a quale punto siamo e quanto manca per raggiungerlo, e quando ci provano vengono platealmente smentiti dai fatti. Es.: Ehrlich nel 1970 previde che entro il 2000 la popolazione USA si sarebbe ridotta a solo l'8% dell'attuale e ridotta alla fame; sempre Ehrlich nel 1974 prevedeva che a causa del raffreddamento globale (sic) la produzione agricola sarebbe diminuita del 53%; ecc...
    Di nuovo con questa storia (trita e ritrita, professore.. cerchi prove documentali convincenti), stiamo parlando delle previsioni di UN solo scienziato, negli anni '70, con i fondi allora a disposizione per questo tipo di ricerche e le capacità di reperimento, calcolo e scambio di dati dei computer e delle reti di allora (cioè il nulla o quasi). il riscaldamento globale è abbondantemente suffragato dall'IPCC e ricava i dati da una sterminata quantità di satelliti (si legga questa pagina, prego..), osservazioni sul posto e misure meteorologiche e isotopiche.
    • Scegliere argomenti e notizie che addossano la colpa a qualcuno. Es.: il Radon, che è un gas naturale radioattivo, è stimato che faccia 5.000 vittime annue in Italia, non fa notizia, mentre le discariche fanno notizia proprio perché è possibile sempre incolpare qualcuno.
    • Fare sempre e comunque del catastrofismo, visto che i giornali danno volentieri, e con ampio risalto, le notizie negative, perché evidentemente il pericolo prossimo venturo affascina i cittadini, che invece sono scettici di fronte a notizie rassicuranti, e questo gli «ambientalisti» lo hanno capito benissimo.

    Se la sta prendendo con i giornalisti professore (e in questo non ha tutti i torti...). La soluzione vera però è quella di dare delle solide basi scientifiche a chi opera nel campo della comunicazione, cosa che spero prima o poi accada.

    Che dire alla fine di questo frammento di saggezza? potrei osservare che il professore è uno che nel 1964 (in pieno boom edilizio-consumistico-impattatore) aveva i suoi vent'anni e da un figlio di quei tempi è logico aspettarsi una mentalità simile, ma la vocina dalla regia mi informa che il Presidente della Repubblica è molto più anziano, eppure è di un'altra pasta. Chissà...

    martedì, febbraio 13, 2007

    Sorpresa, siamo tutti ambientalisti!


    Foto di BookHouseBoys

    Se c'è un motivo per cui dobbiamo ringraziare questo inverno non è solo per la diminuzione degli episodi influenzali o per il piacere di trovare il giardino fiorito a febbraio, ma anche perchè ormai i telegiornali (soprattutto RAI) ci aggiornano quotidianamente sui problemi innescati dal cambiamento climatico. E mentre gli agricoltori, preoccupati, si stanno convertendo in massa alla causa del protocollo, fioriscono i tentativi (a volte maldestri) di cavalcare l'onda da parte di convertiti dell'ultima ora, spesso solo di facciata, che hanno cominciato a fiutare il pericolo che contestualmente all'innalzamento del livello delle temperature ci sia anche l'abbassamento di livello delle schede elettorali in loro favore.
    Il segnale più importante del cambiamento climatico non è tanto, ormai, il numero di brinate/anno, ma il numero di economisti che cominciano a sapere cosa significa "protocollo di kyoto". Dopo Padoa Schioppa, che si è spaventato quando il rapporto "Stern" lo ha informato che il 20% del PIL mondiale potrebbe essere eroso a breve dal cambiamento climatico (eh certo, per spaventare un economista ci vuole un altro -blasonato- economista, mica bastano qualche migliaio di scienziati...), anche Bersani ha ormai accettato l'ineluttabilità della necessità di incentivare le fonti alternative (e ce lo dice questo articolo di Qualenergia di oggi).
    Addirittura, l'ex ministro dell'Ambiente Matteoli, arcinoto per la sua assoluta inadeguatezza al ruolo che ha ricoperto per cinque lunghi (per me poi, che in quel posto ci lavoravo..) anni, dopo averci portato a una eccedenza annua di 97 milioni di tonnellate di CO2 (monetizzabili in 2 miliardi di euro di multa l'anno) e dopo aver organizzato fior di convegni negazionisti (vedi puntata delle iene del 5 febbraio) ha voluto fare l'agnellino, domenica sera allo speciale TG2, dicendo che la situazione è seria, serve un mix di fonti e (per non smentirsi..) in fondo in fondo anche gli inceneritori e il carbone pulito vanno bene.
    Ma la palma del "furbetto del palazzino" va al (come sempre) simpaticissimo On. Tremonti, il quale intervistato sul cambiamento climatico, ha firmato una grandiosa performance di furbetteria approfittando del qualunquismo e dell'ignoranza dell'ascoltatore medio. L'onorevole, (forse un po' fazioso? forse un po' manicheista?) ha intuito che i suoi ascoltatori potevano "dividere" i politici tra quelli (lungimiranti) che sono un po' preoccupati della situazione e quelli (miopi) che pensano che siano tutte balle. A quel punto, pur di non stare dalla parte dei cattivi, ci ha fatto notare che... ci sono quelli che vorrebbero tornare sugli alberi, rinunciare alla macchina e così via ...e quelli che pensano che se l'uomo ogni tanto crea dei problemi può anche mettere in campo i mezzi per risolverli. Fantastico! Come passare dalla parte del torto a quella della ragione con un giochetto di parole.
    Peccato che non si sia accorto che così perfino lui accoglie la tesi della responsabilità umana del problema....

    giovedì, febbraio 08, 2007

    SPECIALE - Quando i vulcani esplodono


    Il Tambora, "ripreso" da Google Earth.

    Dopo una lunga gestazione sono riuscito finalmente a partorire un sontuoso approfondimento speciale sulle più grandi esplosioni vulcaniche degli ultimi 7000 anni. Lo speciale è corredato dalle foto dei luoghi, dagli immancabili links di approfondimento e soprattutto dalle riprese satellitari del fantastico Google Earth. Qual'è stata la peggiore esplosione degli ultimi settemila anni? E' stato forse il famigerato Krakatoa? O forse il recente Pinatubo? O il vesuvio nel '79 d.c. ? O forse è stato un vulcano sconosciuto, come l'Hynaputina, o sottomarino come il Kuvae? Queste esplosioni come hanno condizionato la storia? E il clima? Ci sono luoghi della terra dove i vulcani esplodono più e più volte senza darsi pace? Qual'era “l'ottava meraviglia del mondo”, e cosa l'ha distrutta?


    Buona lettura.