domenica, dicembre 16, 2007

Quando la P.A. vuole mettersi nei guai a tutti i costi


Foto dell'abitato di Pompeiana dal SIC (trovata qui)
Oggi parliamo di comunicazione ambientale.

Avete presente quando gli alti esponenti di una pubblica amministazione vengono informati parecchio tempo prima circa l'illegalità di provvedimenti che stanno per compiere e vanno avanti lo stesso come trattori? Sicuramente si. Ma questa volta vi racconto del fatto prima che esso accada.

Tempo fa (a seguito del mio articolo sulle procedure di infrazione e grazie a il pigher) mi sono messo in contatto con un esponente del comitato "Prau Grande". Si tratta di un gruppo di persone che intende salvare dalla cementificazione un'ampia zona dell'entroterra di Imperia, dove tra l'altro si trova un sito di interesse comunitario, la "Pompeiana" (Qui la cartografia e qui il formulario Natura 2000).

Dalla lettura del formulario, si capisce che il sito ha un motivo speciale per la sua protezione: ospita ben due habitat prioritari per la direttiva 92/43/CEE: il 6210 e il 6220. Questi habitat, per rarità e importanza richiedono una conservazione assoluta, al punto che chi fosse tentato di costruire un qualunque manufatto sarebbe costretto a rinunciare alle proprie intenzioni.

Non lo dico io, ma l'art.6 comma 3 della direttiva habitat:
"Qualora il sito in causa sia un sito in cui si trovano un tipo di habitat naturale e/o una specie prioritari, possono essere addotte soltanto considerazioni onnesse con la salute dell'uomo e la sicurezza pubblica o relative a conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente ovvero, previo parere della Commissione, altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico".
In altre parole, a meno che questo intervento non comporti la (tempestiva) salvezza di un congruo numero di vite umane, non potrà essere realizzato.

Già, ma.. quale intervento? Il Presidente della Provincia di Imperia (Avv. Gianni Giuliano, in quota Forza italia), ha sentenziato sul sito istituzionale le sue dieci priorità di governo, la prima delle quali ci dice che...

"Si continuerà a perseguire l’obiettivo di potenziare il sistema di mobilità
locale e sviluppare una rete viaria alternativa alla congestionata arteria
costiera, prolungando il tracciato della strada di cornice che dovrà portare a
collegare in maniera diretta il Comprensorio Taggese con quello Dianese
".
Tradotto dal politichese, questo significa più o meno "Adesso recuperiamo una mulattiera che percorre il SIC e la trasformiamo in un bello stradone che decongestionerà il traffico costiero. Più macchine ci passeranno e meglio sarà".

E infatti, la provincia di Imperia ha firmato un protocollo di intesa per realizzare la nuova strada.

A questo punto siamo all'empasse: come farà il Presidente della Provincia a rinunciare alla realizzazione di uno dei suoi dieci punti programmatici? Come farà il Comune di Pompeiana a non cedere alle pressioni della Provincia?

Sfera di cristallo alla mano, possiamo scommettere su uno di questi possibili esiti:
1) Il progetto viene autorizzato e appaltato senza valutazione di
incidenza. Di fronte a un esposto (se anche non lo facesse praugrande, giuro che
lo farei io!) la magistratura blocca il cantiere e il primo punto programmatico
del presidente salta per aria.

2) Il progetto va a valutazione di incidenza che risulta stranamente
benevola e si dimentica dei vincoli assoluti presenti negli habitat prioritari.
Il comitato di cui sopra denuncia lo stato, si apre una procedura di infrazione
con conseguente condanna (e azione risarcitoria per danno patrimoniale).

3) Il progetto viene ricollocato secondo un tracciato che passi
esternamente al SIC. Non si fa valutazione di incidenza e non vi sono esposti ne
denunce. La strada viene realizzata.
Secondo voi come andrà a finire? Non punterei sulla tre, purtroppo....