venerdì, maggio 09, 2008

Presti...chi?


Dal photostream di lafra

Nell'arco della sua ormai quindicennale carriera politica, Silvio Berlusconi ci ha abituati ai colpi di scena; e questo non fa eccezione. Dopo la tattica iniziale, che prendeva in seria considerazione lo smembramento del Ministero dell'Ambiente (e pareva ormai cosa fatta) per rispettare le previsioni della finanziaria (12 ministri con portafoglio e 4 senza); il primo ministro "in pectore" si è recato dal presidente della repubblica manifestandogli il desiderio di aumentare la lista dei futuri ministri. Ed è stato accontentato. Per effetto di ciò, il Ministero dell'Ambiente si è salvato (ma una vittima è stata, inconcepibilmente, il Ministero della Salute!). A quel punto, di fronte al rischio che il dicastero passasse in mano a M.V. Brambilla, avrei accettato qualunque cosa (forse perfino l'Altero-quater).

Se le alternative erano queste (ma c'è stata per qualche tempo anche Adriana Poli Bortone, che forse a conti fatti sarebbe stata la scelta migliore..), allora ben venga Stefania Prestigiacomo, che però, non può vantare alcuna conoscenza tecnica ne alcuna esperienza pregressa nel settore.
E' così, quando si insedia un nuovo governo (di destra o di sinistra che sia) si presenta sempre il solito problema: in primo luogo in parlamento difficilmente si possono trovare persone di una adeguata preparazione tecnica, in secondo luogo il Ministero dell'Ambiente è comunque interpretato come una scelta buona per accontentare le "seconde file", quelle che contano molto poco.
Onestamente non ce la vedo proprio, la Prestigiacomo, a sbattere i pugni e/o fare la voce grossa per spuntare qualche finanziamento in più per il Ministero dell'Ambiente o per le politiche ambientali. Di lei l'unica cosa che sappiamo "sul tema" è che prima delle elezioni ha firmato il patto per l'ambiente di Legambiente (quasi tutto, a dire il vero, non la parte sul nucleare...).

Oggi più che mai sarebbe servito un ministro di peso, e ben conscio dei problemi ambientali dell'italia e del mondo, dei ritardi abissali con cui recepiamo le direttive e della mazzata che sta per riversarsi sull'italia dopo l'entrata in vigore di kyoto.

Buona fortuna...