Giochi solari al WEC 2007. Ormai con celle di ridotte dimensioni è possibile azionare piccoli motori meccanici. D'accordo, sono gadget, ma potrebbero servire a introdurre una sana educazione anche ai più piccoli (lo ammetto, ho comprato il mulino, ma devo ancora montarlo..)
A roma , tra l'11 e il 15 novembre scorso, c'è stato il “world energy congress 2007”. Per chi non lo sapesse, si tratta di un congresso mondiale che fa il punto sulla situazione energetica globale e ospita dibattiti sull'uso e sul futuro delle fonti energetiche e delle politiche energetiche dei paesi mondiali. Oddio, "dibattiti" è una parola grossa, se consideriamo che si trattava di sessioni chiuse, per partecipare alle quali occorreva essere portatori di interessi di un certo livello e pagare un salato biglietto.
Fortunatamente, accanto a queste sessioni, sono stati allestiti alcuni padiglioni che ospitavano le società leader nella gestione delle forme di energia corrispondenti agli elementi cari a Talete (acqua, terra, fuoco, aria...).
Ma vediamo com'è andata
All'arrivo (fiera di roma, quella nuova che si trova tra ponte galeria e fiumicino) emerge subito la brusca realtà: per le persone “normali” era possibile unicamente visitare i padiglioni espositivi, mentre i dibattiti di impronta “politica” sono stati limitati agli “addetti del settore”. Mi è sembrata una scelta discutibile, considerando che la politica energetica è già oggi e ancor più lo diventerà negli anni a venire, un problema cruciale, sul quale è bene che i governi comincino a considerare un ruolo più attivo da parte dei cittadini. E poter fare qualche domanda a chi di dovere (per esempio a Scaroni) non sarebbe stato male.
I padiglioni invece hanno dato molti spunti interessanti per quanto riguarda le soluzioni messe in campo per risolvere il problema energetico, ma la partecipazione era oltremodo sbilanciata: la gran parte degli stand mostrava tecnologie eoliche o fotovoltaiche commerciali, mentre il risparmio energetico compariva decisamente in secondo piano (un solo stand aveva in dimostrazione i riscaldamenti a pavimento, mentre molto interessante era lo spazio allestito dalla Regione Lazio, che tra le altre cose ospitava un istruttivo modellino di casa passiva in costruzione). Al contrario, l'industria geotermica sembrava avere poca fiducia nelle proprie possibilità (ricordo che esiste la possibilità di abbinare una pompa di calore a uno scambiatore a sonda geotermica), mentre con tono dimesso era presente anche il settore nucleare del quale riparlerò presto.
Alla fin fine, nonostante la generale atmosfera di euforia ho notato che in realtà erano state esposte tutte tecnologie "mainstream" e pochissima sperimentazione. Infatti le chicche più ghiotte rimanevano confinate in piccoli stand emarginati al limite dei più visibili spazi espositivi; questi stand andavano cercati tra i meandri dei padiglioni, ma due o tre di questi non mi hanno affatto deluso (anche di questo ne riparlerò presto).
Per il momento potete osservare questa galleria di immagini del WEC 2007 che ho pubblicato su Flickr. Se volete, le potete commentare.