lunedì, febbraio 19, 2007

Forza Italia contro la Spectre verde!


Foto di 185Queens

Ebbene si, quando trovo certe ghiottonerie in giro per la rete non resisto, e mi trovo costretto a cambiare repentinamente la scaletta dei post. Oggi ci tuffiamo nell'esplorazione di un importantissimo "think tank" dello sviluppo sostenibile italiano:
il....

DIPARTIMENTO AMBIENTE di FORZA ITALIA
Sorpresi? Incuriositi? Eh si, Forza Italia ha una sua precisa idea di quali politiche ambientali debbano essere perseguite. Purtroppo, il Prof. Cerofolini responsabile toscano del dipartimento, non ci beneficia da più di un annetto dei suoi importanti saggi scientifici, per cui mi trovo a commentare il preziosissimo (ma non proprio fresco) manoscritto


"BREVE COMPENDIO DEI TRUCCHI AMBIENTALISTI"

che potete leggere per esteso a questo link.

Nessuno nega che è giusto e naturale avere, su di un certo argomento, idee diverse (possibilmente logiche), purché si parta da dati di fatto veri e completi.

Sacrosanta affermazione....

è bene fare un sintetico compendio che riveli i «trucchi» (cfr. Bjorn Lomborg, L'ambientalista scettico, ed. Mondatori 2003) messi in essere dai cosiddetti per allarmare - con le loro solite litanie - i cittadini, in modo che questi non si facciano strumentalizzare.

Di nuovo in campo la Spectre verde....(ma non è che citano Lomborg perchè non riescono a trovarne un altro?)

Per la serie "ambientalisti portarogna" (e peggiori dei nazisti), partiamo dal primo enunciato, e poi a seguire:

Prendere i dati in assoluto, senza cioè fare confronti con situazioni precedenti e non valutare le tendenze, anche e soprattutto a lungo termine, per capire se stiamo migliorando e di quanto o meno. Es.: disponibilità d'acqua potabile e cibo, deforestazione, durata della vita..., tutto in miglioramento, checché ne dicano i soliti profeti di sventura;

Professore ma lei ha una sfera di cristallo che le dice che il riscaldamento globale non è una tendenza a lungo termine? E a proposito del primo slogan, MI CITA I DATI SECONDO I QUALI la disponibilità di acqua potabile e la deforestazione sono in miglioramento? Ah, mi dicono dalla regia che in ITALIA c'è riforestazione naturale e aumento della durata della vita..ma l'AFRICA e il BRASILE? Ah già, chi se ne frega di quelli...

Non dare dati. Es.: non dire che l'energia nucleare non inquina l'atmosfera e che è in assoluto la più sicura di tutte le altre fonti di energia e che è praticamente inesauribile, o che il pomodoro San Marzano (prodotto tipico) è condannato all'estinzione per virosi se non viene sostituito con il San Marzano OGM e che il grano duro «Creso», con cui si fa la pasta, è OGM dagli anni '50

Si commenta da se, ma volete togliermi il gusto di infierire? Qualche tempo fa in un post ho parlato dei problemi di La Hague, ma in quel caso c'era solo inquinamento da radionuclidi della falda...che volete che sia. E poi il nucleare è più sicuro di qualunque cosa. Sapete che se passate sotto una pala eolica vi casca in testa? Sapete che potete ustionarvi e morire se toccate un pannello solare in funzione da ore? Cmq c'è così tanto uranio che non finirà mai (grazie tante al blog di "Petrolio"). A proposito, il Creso NON E' tecnicamente un OGM, perchè è stato ottenuto con una mutazione da irraggiamento (che ha indotto un fenomeno che in natura succede talora spontamentente, la poliploidia) e non con biomanipolazione. Esempio sbagliato prof, non cada ancora vittima del suo primo enunciato....

• Dare dati parziali e solo quelli che interessano. Es.: nascondere che El Niño nel 1998 portò benefici, per l'aumento di temperatura al suo passaggio, per 19 miliardi di $, ed invece evidenziare solo che i danni furono di 4 miliardi di $ (saldo attivo 15 miliardi di $ USA cambio 2000);

Porca miseria, ha ragione! Per esempio se si alzasse il livello del mare di un metro compirei un tragitto più corto per andarci (risparmio di € e di CO2 emessa..), e probabilmente la stagione balneare comincerebbe a febbraio. CHISSA' CHE INTROITI!!! A proposito, lei che raccomanda la precisione, mi dice dove l'ha letta questa?

  • Confrontare fra loro dati non confrontabili;
  • Dare dati sbagliati e confusi, in modo che sia difficile confrontarli;
  • Fornire dei dati apparentemente inattaccabili perché la fonte è ufficiale, mentre in realtà quei dati sono stati ripresi da pubblicazioni inaffidabili.
  • Partire da un singolo esempio - meglio se sfavorevole - e da qui trarre affermazioni di carattere generale.
  • Stava dicendo, del Nino del '98? (Comunque riconosco che queste tattiche nel mondo esistono, solo che mi vengono in mente solo le facce di certi politici...)

    • Bollare aprioristicamente come dannosi certi interventi, non mettendo in risalto che non agendo così i danni sarebbero infinitamente maggiori. Es.: senza
      antiparassitari e concimi chimici -etichettati come pericolosi - la maggior
      parte della popolazione (80%) morirebbe di fame.
    Certo. Però se 20 anni fa si fosse detto guardate che tra "cinque-dieci" anni bandiremo una lista di sostanze dannose magari a quest'ora avremmo dei sostituti più sani e ci sarebbero un po' meno leucemie, tumori e problemi di infertilità vari... E poi questo significa che dobbiamo fregarcene delle sostanze dannose per produrre sempre più cibo per avere sempre più nascite e aver bisogno di ancora più cibo?

    • Far diventare politica con relativa campagna di demonizzazione preventiva - e non tecnica la soluzione (possibile) di certi problemi. Es.: lo smaltimento di rifiuti urbani, speciali e nucleari.
    Mi duole dirglielo, prof, ma è politica. Se ci fosse stata volontà da parte degli amministratori la raccolta differenziata avrebbe superato il 50% in tutta italia. Secondo lei a Mercato San Severino (Nota: in Provincia di Salerno) la raccolta ha superato il 50% perchè dispongono di tecniche a cui i comuni adiacenti non hanno accesso? E il passaggio da Tassa a Tariffa è una soluzione tecnica o politica?
    • Considerare - se conviene - periodi di tempo lunghi, in contrapposizione a periodi brevi per far sì che certi eventi naturali (uragani, inondazioni...) risultino più concentrati e quindi arrivare a considerazioni e previsioni catastrofiche.
    Ho il sospetto che si sia capito solo lui...
    • Parlare di limite delle risorse e dell'impronta ecologica senza entrare nel merito, ovvero parlare per dogmi. Ora, è pur vero che ogni sistema ha un suo limite e che l'uomo incide sull'ambiente, però nessun «ambientalista» è in grado di dire a quale livello si trova questo limite, a quale punto siamo e quanto manca per raggiungerlo, e quando ci provano vengono platealmente smentiti dai fatti. Es.: Ehrlich nel 1970 previde che entro il 2000 la popolazione USA si sarebbe ridotta a solo l'8% dell'attuale e ridotta alla fame; sempre Ehrlich nel 1974 prevedeva che a causa del raffreddamento globale (sic) la produzione agricola sarebbe diminuita del 53%; ecc...
    Di nuovo con questa storia (trita e ritrita, professore.. cerchi prove documentali convincenti), stiamo parlando delle previsioni di UN solo scienziato, negli anni '70, con i fondi allora a disposizione per questo tipo di ricerche e le capacità di reperimento, calcolo e scambio di dati dei computer e delle reti di allora (cioè il nulla o quasi). il riscaldamento globale è abbondantemente suffragato dall'IPCC e ricava i dati da una sterminata quantità di satelliti (si legga questa pagina, prego..), osservazioni sul posto e misure meteorologiche e isotopiche.
    • Scegliere argomenti e notizie che addossano la colpa a qualcuno. Es.: il Radon, che è un gas naturale radioattivo, è stimato che faccia 5.000 vittime annue in Italia, non fa notizia, mentre le discariche fanno notizia proprio perché è possibile sempre incolpare qualcuno.
    • Fare sempre e comunque del catastrofismo, visto che i giornali danno volentieri, e con ampio risalto, le notizie negative, perché evidentemente il pericolo prossimo venturo affascina i cittadini, che invece sono scettici di fronte a notizie rassicuranti, e questo gli «ambientalisti» lo hanno capito benissimo.

    Se la sta prendendo con i giornalisti professore (e in questo non ha tutti i torti...). La soluzione vera però è quella di dare delle solide basi scientifiche a chi opera nel campo della comunicazione, cosa che spero prima o poi accada.

    Che dire alla fine di questo frammento di saggezza? potrei osservare che il professore è uno che nel 1964 (in pieno boom edilizio-consumistico-impattatore) aveva i suoi vent'anni e da un figlio di quei tempi è logico aspettarsi una mentalità simile, ma la vocina dalla regia mi informa che il Presidente della Repubblica è molto più anziano, eppure è di un'altra pasta. Chissà...