giovedì, agosto 09, 2007

Quanto sono verdi certi padani!


Foto di Peupleloup

Forse c'è più di un motivo per cui il verde sia il colore preferito della Lega Nord. I senatori Galli e Calderoli (di professione rispettivamente ingegnere e dentista) hanno dato di recente dimostrazione di avere a cuore le politiche ambientali, proponendo idee alquanto innovative in materia, e dimostrando una profonda conoscenza dei problematiche e delle possibili soluzioni.
Il Senatore Galli (ingegnere, imprenditore e membro della commissione per il lavoro), della Lega Nord, nella seduta n°203 del 25 luglio ci ha fatto capire di chi è la vera colpa degli incendi:

Quanto sta avvenendo in questo periodo e in questi anni, a parte condizioni eccezionali (le estati particolarmente torride, il terreno particolarmente secco e la mancanza di piovosità, tutti fattori oggettivi che si possono considerare), è proprio il risultato di due componenti: la politica "verde", che nel nostro Paese si è seguita negli ultimi trent'anni, e il concetto quarantennale di Stato, che si comporta come una sorta di stipendificio, invece che come un insieme organizzato per gestire il territorio.
Certo, non avevo dubbi che gli incendi fossero colpa al 50% dello stato e al 50% degli ambientalisti (leggi: spectre verde).
Infatti, non sono gli alberi che bruciano (questa è solo una conseguenza), ma in realtà sono tutte le sterpaglie secche e i cespugli del sottobosco che innescano e propagano gli incendi.
Certo, gli alberi poverini sono aggrediti dal fuoco, sono le sterpaglie brutte e cattive che il fuoco addirittura lo innescano!
Questo una volta non succedeva, perché le popolazioni agricole e rurali tenevano pulito il sottobosco. Negli ultimi 20-30 anni, l'ideologia verde spinta, per così dire, in alcune zone (lo vedo anche dalle mie parti, dove esistono molte aree boscate) ha impedito addirittura di rastrellare le foglie in autunno.
Interessanti queste disposizioni. Peccato che se mai fossero esistite (e mi sa tanto di leggenda metropolitana..anzi, rurale) avrebbe dovuto emanarle un ente deputato alla gestione del territorio, e non una facinorosa associazione ambientalista. Poi mi chiedo come si possano impedire gli incendi togliendo la lettiera (che notoriamente contribuisce a conservare l'umidità e lo strato di humus) dal sottobosco.

E' preoccupante però il fatto che questa leggenda della pulizia del sottobosco continui a convincere non solo zelanti ingegneri della Lega Nord, ma anche molte persone comuni, come se fosse sufficiente (e necessaria) per salvare un bosco dal fuoco.
La leggenda nasce dal fatto che la maggior parte delle cosiddette aree "boscate" è costituita da macchia, forteti o pinete, che i nostri cari amministratori scambiano per boschi naturali (perchè, i boschi non sono tutti uguali?).
In tutti e tre i casi non parliamo di un bosco naturale, ma di qualcosa che di per se è una variante antropizzata che è già stata messo in condizione, dalla "gestione" dell'uomo, di accendersi come un cerino, mentre i boschi naturali (ovvero secolari, stratificati, non "puliti" ne sopra ne sotto e composti da specie più resistenti) conservano molta più umidità e molto più soprassuolo. La mancanza del sottobosco, nei boschi di pendio in particolare, può accelerare il propagarsi degli incendi a causa di un maggiore effetto camino.

Ora però passiamo al senatore Calderoli, che a differenza di Galli non è passato affatto inosservato. Che dire infatti di questo articolo comparso sul Giornale, che ci informa del fatto che l'ex Ministro (Dentista) ha dichiarato a Vanity Fair:
«In casa ho due lupi, il mio sogno. Dove li ho presi? certo non li ho comprati. È vietato. Un mio amico carabiniere che aveva lavorato nel parco se n’è portato a casa una coppia. La femmina era incinta. Due cuccioli li ho presi io».
Su questo increscioso episodio non mi pronuncio (ci ha gà pensato Rosasco, dei radicali, che lo ha denunciato), ma tengo a far notare che la redazione de "Il giornale" (l'articolo non è firmato dall'autore) ha commentato così:
"C’è piuttosto da rimanere sorpresi, come in questa occasione, se Calderoli viene denunciato per la sua dichiarazione più innocente e positiva fatta a memoria d’uomo."
Mi pare di capire quindi che Il Giornale considera positiva una 1) violazione della legge, 2) compiuta da un parlamentare 3) aiutato da un carabiniere!

Per il momento, preso dallo sconforto, penso a Matteo e Trilly (così li ha chiamati), che non essendo due pastori tedeschi, ma due veri lupi, quando cresceranno si mangeranno probabilmente tutte le suppellettili a portata di zanna, in attesa che l'ex ministro si rivolga all'amico carabiniere per ricollocarli in un sottobosco che nel frattempo il Senatore Galli avrà fatto pulire.