Quando da piccoli andavamo a scuola, le maestre ci spiegavano diligentemente che grandi cose hanno fatto "I Romani" durante la loro grande e tumultuosa storia. I Romani dissero, fecero, lottarono, costruirono..... i Romani. "I Romani". Come se fossero qualcosa di così diverso da noi da non poter essere considerati i nostri antenati, ma un popolo che chissà come e perchè ha avuto origine in quella che ora, che combinazione, è la nostra capitale.
Questa stessa idea di Roma si percepisce oggi ad Ostia antica: mentre a 300 metri di distanza l'Ostia medioevale viene tenuta come un gioiellino, le rovine del più grande e più importante porto della capitale del mondo antico (si dice arrivasse a toccare i 300.000 abitanti in piena età imperiale) sono lasciate all'incuria quotidiana.
Per rendersene conto è sufficiente guardare le foto del mio photostream su Ostia antica (il link è sotto), ma anche le foto che corredano questa notizia sono illuminanti..
La foto sopra mostra un mosaico ricomposto, alzato, e poi lasciato senza plexiglass di protezione in un'area lontana dai visitatori e senza alcuna bacheca esplicativa.
Come si vede dalla foto sottostante, alcuni mosaici pavimentali si disgregano e spargono tessere sotto l'azione delle radici delle piante erbacee.
Un'altra foto vi mostra un telo, gettato sopra un mosaico, con le tessere sotto sparse a casaccio.
Del resto, lo stesso biglietto di ingresso (solo 4 €) la dice lunga sulle possibilità di "autosostentamento" e conservazione del sito.
Ostia è stata una grande e ricca città portuale per centinaia di anni, e doveva essere uno splendore; poi ci sono stati i secoli bui, ma sembra che per lei non siano ancora finiti....
Per vedere altre foto del sito archeologico guardatevi il mio Photostream su Ostia antica
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lunedì, settembre 25, 2006
L'incuria ad Ostia antica
Pubblicato da Sergio Tarsiero alle 10:34 PM
Etichette: Archeologia, Informazione