venerdì, ottobre 06, 2006

L'erba del vicino (inglese) è sempre più verde



Non passa giorno che David Cameron, leader in pectore dei conservatori britannici, non ribadisca quanto è forte la sua motivazione ad opporsi ai cambiamenti climatici in atto. Fin da fine 2005 ha messo in opera un "policy group" per studiare il modo di tagliare drasticamente le emissioni di gas climalteranti (60% entro il 2050) senza influenzare troppo gli stili di vita. E in questo gruppo ha coinvolto esponenti di ONG ambientaliste. Ha dichiarato che aspettando che la scienza chiarisca se le previsioni siano o no corrette, il rimedio alla situazione potrebbe comportare problemi ben peggiori dei costi delle azioni precauzionali oggi.
Ad Aprile si è prima recato alle Svalbard a ispezionare i ghiacciai locali, poi ha visitato la stazione di ricerca artica di Ny Alesund, accompagnato dal wwf.
Infine ha ripetuto più volte che occorre spingere su una leva fiscale che incentivi i processi puliti e le attività industriali a minore domanda energetica.
In questo articolo c'è una interessante raccolta delle sue frasi. Se poi entriamo nel sito dei conservatori britannici, troviamo una sezione che riassume le promesse ambientaliste di David Cameron:

"The environment will be greener.
Climate change is the single biggest challenge facing our planet. As Britain’s prime minister, I will work ceaselessly to gain international support to tackle it. On a smaller scale our policies will be directed at energy saving, locally produced food, better air quality and conserving our landscape".


Certo, per ora sono solo parole, bisogna vedere cosa farà quando e se sarà eletto, ma la sua ascesa è il segnale che nella società inglese la componente ambientalista conta sempre di più, e potrebbe essere decisiva per le prossime elezioni.
Ora scendiamo dall'olimpo e torniamo in italia. La situazione è di un misero 2,5% dei Verdi, peraltro inequivocabilmente schierati con la sinistra e quindi difficili da contendere tra i poli (Pensiamo a un partito come l'UDEUR, che sta continuamente in bilico tra gli schieramenti alzando il prezzo della sua partecipazione).

Poi riflettiamo:
Perchè la destra italiana disconosce l'ambientalismo come valore?
Non dovrebbe in fondo essere connaturato a un'area politica che dice di voler "conservare"?

Se anche in italia la destra inglobasse le istanze ambientaliste ne guadagneremmo tutti, in primo luogo perchè qualunque governo ci sia attuerebbe decenti politiche ambientali (e da ex ministeriale in era Matteoli, so bene di che parlo...), in secondo luogo perchè la sinistra, per non perdere elettori, sarebbe costretta ad alzare la posta, invece che viaggiare con il freno a mano mezzo tirato.

Tuttavia ho seri dubbi che un paese gerontocratico come il nostro abbia i suoi Blair e i suoi Cameron. Ve lo immaginate un Berlusconi che in tribuna elettorale dice "il cambiamento climatico è la più grande sfida per il nostro pianeta"? O forse vedete meglio Casini e Fini con la slitta a studiare i ghiacciai? Ah già dimenticavo che c'è Calderoli, lui quantomeno ha il guardaroba "verde"...

La foto proviene dal Photostream di Diving Rocks

Approfondimenti:
Visita ai ghiacciai di Cameron
Alcune sue frasi "famose"
Critica di un Conservatore alla sua politica