lunedì, ottobre 23, 2006

Dove e quando sarà la prossima volta?


Quella della foto sopra è la ridente cittadina di Steinheim, nel Baden Wurttemberg. A giudicare da questo photostream sembra molto carina. Ma quello che la rende speciale (e che fa venire i brividi), è che si trova dentro un cratere di quasi quattro km, al cui centro c'è la collina sullo sfondo. Ad alcuni km da questo sito, si trova il cratere di Ries dove giace la città di Nordlingen (regione Donau-Ries) che misura la bellezza di 24 km di diametro. Tramite le radiodatazioni (con il beneficio del dubbio delle tolleranze insite nelle misure radiometriche) si è scoperto che questi crateri sono coevi e risalgono a "soli" 15 milioni di anni fa (meno di un quarto del tempo che ci separa dall'estinzione dei dinosauri). La scoperta della loro "parentela" portò alla conclusione che anche sulla terra sono possibili gli impatti multipli di asteroidi (ipotesi di eugene shoemaker). Questi crateri non sono causati dall'impatto fortuito e sincrono di due corpi celesti, ma dal fatto che un corpo si frantuma al contatto con l'atmosfera prima di cadere, e ogni pezzo fa danni in un posto diverso. Chi non ricorda la caduta dei sette pezzi della cometa Shoemaker-levy su Giove nel 1994? Se vi recate al sito del database mondiale dei crateri da impatto e osservate la cartina e la tabella dell'Europa, noterete che Ries e Steinheim sono troppo vicini nel tempo e nello spazio per non ricollegarne la genesi. Noterete anche che l'Ucraina e il cosiddetto "scudo baltico" sembrano bersagliati mentre il resto dell'europa se la cava bene. Non è un motivo per non andare in Finlandia, visto e considerato che le tracce sono di più per il solo fatto che si tratta di "porzioni" di continente più antiche.
Ricordando che è possibile prevedere un impatto solo con alcuni anni di anticipo, consoliamoci pensando che il progetto LINEAR veglia su di noi (vedi questo post), e sperando che al momento opportuno non serva Bruce Willis, quando dovremo cercare di difenderci.