lunedì, ottobre 23, 2006

Assalto al CIP6



In tempi di vacche magre per le casse dello stato lo scandalo CIP6 è tornato alla ribalta, non fosse altro che per il fatto che per contenere l'aumento delle tasse a livelli socialmente accettati bisogna sforbiciare dove si può.
Per chi non lo sapesse, è uno scandalo che viene da lontano e più precisamente dal 1992 (eravamo ancora nella prima repubblica, e in quell'anno si tenne la conferenza di Rio), quando in pieno lavoro del burrascoso Governo Amato I, il CIPE deliberò un regime di aiuto per le fonti rinnovabili da dispensare attraverso la nostra amata bolletta della luce. L'intento sarebbe stato lodevole, se le classi di impianti considerate fossero state limitate alla prima. Invece ne furono inserite tre:

Si considerano nel seguito tre classi di impianti:

a) alimentati da fonti rinnovabili: il sole, il vento, l'energia idraulica, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione dei rifiuti organici ed inorganici o di prodotti vegetali;

b) alimentati da fonti assimilate a quelle rinnovabili: quelli di cogenerazione, intesa come produzione combinata di energia elettrica e di calore; quelli che utilizzano calore di risulta, fumi di scarico ed altre forme di energia recuperabile in processi e in impianti; nonche' quelli che utilizzano gli scarti di lavorazione e/o di processi e quelli che utilizzano fonti fossili prodotte esclusivamente da giacimenti minori isolati;

c) alimentati da fonti convenzionali: quelli per la sola produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili fossili commerciali ed altri impianti non rientranti nelle lettere precedenti.



Ciò ha portato a finanziare con un contributo in bolletta del 6% (a conti fatti non è poco..) sia la costruzione di mulini eolici che di inceneritori (in fondo il rifiuto si produce continuamente, quindi si rinnova..come il guardaroba). E tutto ciò accade da 14 anni, con cifre a consuntivo da capogiro (vedere i links collegati per approfondimenti). Basti dire che il GSE ha comunicato che per il 2004 ha ritirato
una quantità di energia elettrica prodotta da impianti incentivanti di 56,7 TWh, dei quali 43,3 TWh da impianti alimentati da fonti assimilate e 13,4 TWh da impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Ecco. Ci stanno dicendo che il 76% di quei soldi (stimato in 30 miliardi di €, secondo un rapporto della Commissione Attività Produttive citato qui e qui) è andato alle assimilate, per la quasi totalità inceneritori. E ci sono due notizie associate: la prima è che uno studio recente (un grazie a inceneritori.org) ha evidenziato una preoccupante correlazione statistica tra inceneritori e linfomi (aspettiamo conferme sperando in smentite), la seconda è che anche dal punto di vista delle emissioni di gas climalteranti si emette molta più CO2 di tutti gli altri comparti comunque considerati; almeno secondo questo articolo:

Per produrre un chilowattora di energia elettrica dai rifiuti, infatti, si emettono circa 940 grammi di anidride carbonica, contro i 530 grammi della media nazionale (che comprende anche la quota da rinnovabili) e i 650 della sola componente termoelettrica.


per non parlare del problema PM10 e PM2.5.
Recentemente ci sono state due nuove iniziative "mediatiche" contro il CIP6. La prima di Raitre, che in un affondo durante la trasmissione Ballarò del 3 ottobre (qui il video) ha mandato in onda un servizio in cui si proponeva di dismettere questi aiuti scandalosi. Bersani, ospite in studio e preso in contropiede, ha promesso di mettere mano allo scandalo.
Il 16 ottobre scorso invece, la rete Rifiuti Zero e Greenpeace hanno consegnato a Franco Marini una petizione per eliminare gli incentivi alle assimilate (che fine farà?).
Chiudo con una considerazione: i soldi della bolletta elettrica vengono utilizzati anche per drogare il mercato dello smaltimento dei rifiuti, rendendo l'inceneritore competitivo rispetto alla raccolta differenziata. C'è qualcosa di più stupido?
Credo che prima o poi riusciremo a risolvere il problema ma considerando il sistema economico che si è creato sugli inceneritori (problema ammesso a denti stretti anche da Bersani), dubito che i tempi saranno rapidi. Più facile che questi aiuti decrescano lentamente, molto lentamente..

La foto proviene dal fotostream di Fin Fahey