martedì, luglio 17, 2007

Un anno di segnali verdi/1



Il 17 Luglio di un anno fa cominciava, con il post "Azzeromania", la mia avventura di Blogger su Internet. All'epoca l'idea era di aprire un blog semplicemente per il gusto di segnalare un po' di notizie interessanti lette qua e la o descrivere aspetti del mio lavoro.
Ma ogni blogger che si rispetti, superati i primi giorni di euforia che caratterizzano la scoperta del nuovo mezzo, comincia a porsi molte domande e a voler sapere di più. Prima di tutto, con tutto quello che ho da fare nella vita, perché "investo" il mio tempo in questa attività anche quando è faticoso trovarne? Qual'è il mio scopo? La mia "missione" è cambiata rispetto agli inizi? E che dire di chi mi legge? Come faccio a sapere se i miei argomenti sono più o meno richiesti e condivisi?

Mi sono chiesto innanzitutto perchè fare un blog mio quando ne esistono già diversi che sono più organizzati, tempestivi, ricchi di notizie (prendiamo ecoalfabeta..). Se avessi dovuto interpretare il tutto con la logica della competizione avrei sbagliato, e "perso" la sfida. Mi sono dato l'obiettivo di puntare su un blog che cercasse l'approfondimento, magari su pochi temi, ma con l'occhio dello scienziato, e nel mio piccolo, del divulgatore. In fondo non sono in cerca di successo ne di lavoro, avendone uno che mi piace, e anche molto.

Nei primi tempi mi sono chiesto come pubblicizzare il blog, attirandomi una recensione da parte di ecoblog e qualche citazione di altri, tra cui Blogeko. A ottobre finalmente, mi sono deciso a inglobare il servizio statistico di shinystat, e da li, finalmente, ho cominciato a capire parecchie cose (vi invito a cliccare la piccola icona che compare sul frame di destra della pagina, in fondo).
Per esempio l'immagine sotto (che potete cliccare per andare alla corrispondente interrogazione) ci indica che le visite giornaliere sono passate dai 15 circa di ottobre (il momento dell'inizio della registrazione) ai 55 del periodo maggio-giugno. Nello stesso periodo le pagine viste hanno superato le 110. Dall'inizio delle rilevazioni (e quindi da 9 mesi) ci sono state in complesso quasi 9500 visite e più di 12700 pagine viste.

Il fatto che un blog poco aggiornato (3-4 notizie al mese) sia tutto sommato così visto mi lusinga molto, anche se in realtà ci sono punti deboli.
Il primo di questi è la mancanza di interattività: chi va su un blog si aspetta di poter commentare i fatti, ma nel mio non può e non per limiti tecnologici, ma per una scelta obbligata: infatti, non avendo il tempo di scrivere, ne ho ancora meno per fare da moderatore e non volevo rischiare che qualche esaltato (ce ne sono...) potesse offendere me o chi altro rendendomi (per giorni) corresponsabile delle sue parole.
Il secondo motivo è connaturato all'aggiornamento del sito: i lettori vogliono ogni giorno notizie fresche; se non sei in grado di dargliele, pur apprezzando i tuoi articoli si stancano di collegarsi continuamente vedendo lo stesso post sulla homepage.
Ne è la riprova il grafico sopra, che indica che il 67% delle persone che si collegano mi trova attraverso i motori di ricerca e solo il 20% per richiesta diretta.

Per quanto concerne gli argomenti, ogni periodo ha avuto il suo topic gettonato. Per esempio quando è uscita la versione italiana di "An inconvenient truth" molte persone mi hanno trovato (sono stato tra i primissimi in italia a parlarne, ad agosto, si direbbe uno scoop), ma l'effetto (molto sensibile nel periodo febbraio-marzo) è svanito rapidamente. Al contrario, l'argomento "tetti verdi" sul quale ho scritto solo un post è dall'inizio ricercatissimo (questo si che è un "segnale verde"!).

Cosa farò adesso? Il primo obiettivo che mi pongo per quest'anno è quello di ospitare un po' di pareri di persone che lavorano in vari campi della protezione ambientale, così da dare una voce diretta agli esperti che frequento (per lavoro o per diletto..). Il secondo è di migliorare questo sito, che si poggia su una piattaforma semplice da usare, ma tuttora meno potente di wordpress e simili (spero molto in novità annunciate). Il terzo, se ne avrò modo, sarà quello di attivare finalmente i commenti, in modo da avere scambi di idee più diretti.

Nel frattempo vi ricordo che potete scrivermi.