lunedì, luglio 17, 2006

Azzeromania

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Sono sempre di più, ormai, le società, le istituzioni e perfino le persone che "neutralizzano" le loro emissioni (misurate in tonnellate di CO2 equivalenti) con provvedimenti di riforestazione o di sviluppo sostenibile, prevalentemente in paesi in via di sviluppo. Se volete neutralizzare le emissioni di qualche vostra "attività", non dovete fare altro che stimare quanta CO2 produce (e non è facile) e poi rivolgervi a qualcuno che, possibilmente a basso costo, vi consenta di far sequestrare dall'atmosfera l'effettivo "controvalore" in tonnellate equivalenti, tramite un progetto. Questi progetti possono mirare a immagazzinare una quota di CO2 atmosferica (attraverso riforestazione), oppure evitare che venga emessa da attività umane che fino a quel momento lo avevano fatto. Esempi illustri di persecutori di questa nuova filosofia sono i gruppi rock dei Coldplay (che hanno neutralizzato il costo di produzione di un loro album) e dei Pearl Jam che hanno donato 100.000 dollari (vedi sito) per iniziative di sviluppo sostenibile. Inoltre non mancano gli esempi istituzionali, come i mondiali di Germania.
Come il mercato comincia a diventare fiorente, spuntano anche in italia (tradizionalmente arretrata sulla sensibilità ambientale) le società intermediarie che consentono di avviare e certificare progetti di neutralizzazione delle emissioni, quali Impatto Zero e AzzeroCO2.
Personalmente sono ben felice che possano essere attuati progetti di sviluppo sostenibile nel terzo mondo, anche se a ripensarci, credo che la cultura della "compensazione degli impatti" dovrebbe essere visibile e tangibile anche qui.

La foto pubblicata è prelevata dal Photostream di Pixelcatcher