lunedì, luglio 31, 2006

Armi, acciaio e malattie



Qualunque definizione usiamo per descrivere chi sia Jared Diamond è inevitabilmente riduttiva. Si tratta di un Biologo che nel corso della sua vita si è occupato di fisiologia, biogeografia, evoluzione, antropologia. Leggendo "Armi, acciaio e malattie" (datato 1997), c'è da pensare che se tutti lo avessero letto a quest'ora forse il mondo avrebbe molti meno guerrafondai.
La tesi di Diamond è incontestabile: al di la delle influenze date da culture, religioni, singole invenzioni o scelte strategiche, a scala di millennio le civiltà che più sono progredite lo hanno fatto per questioni di.... "fortuna". A prima vista sembra una tesi un po' strana, ma certo quello che non manca a Diamond è la capacità di argomentare le sue tesi in modo convincente, spaziando dalle motivazioni biogeografiche a quelle statistiche. Per esempio, si chiede, perchè la civiltà più antica è nata in mesopotamia? Perchè l'eurasia storicamente ha "vinto" sulle americhe?
La risposta alla prima domanda (in estrema sintesi...) è che le specie vegetali più facilmente coltivabili e con le maggiori rese energetiche stavano nella mezzaluna fertile e che l'eurasia (e il vicino oriente in particolare) avevano a disposizione molti animali relativamente facili da addomesticare (capre, pecore, ma soprattutto buoi). Al contrario, a titolo di esempio le americhe avevano solo una specie animale domesticabile (il lama) e poche specie vegetali. Infatti, tra le altre cose, nei giocattoli dei bambini delle civiltà precolombiane esisteva la ruota, ma non fu mai usata perchè non esisteva alcun animale che potesse trainare un carro!
Questa fu una terribile condanna della storia perchè il mancato utilizzo di un buon "pacchetto" animale+vegetali impedì la sovrapproduzione alimentare, che impedì lo sviluppo di società complesse, la divisione dei ruoli e la formazione di stati veri e propri (con tutte le conseguenze del caso).
Altro esempio è l'australia, dove (come nelle americhe) tutte le specie che forse avrebbero potuto essere domesticate furono sterminate con l'arrivo dell'uomo e gli aborigeni si trovarono con una terra arida, senza piante domesticabili e furono condannati a rimanere cacciatori-raccoglitori.
Le pagine di questo libro si divorano e offrono chicche veramente incredibili, come questa: le lingue del Madagascar, di parte di Sri Lanka, di parte dell'Indonesia, delle Filippine e di quasi tutta la polinesia (eh si, dalla Nuova Zelanda alle Hawaii a Pasqua) appartengono allo stesso ceppo, l'austronesiano. Chi erano questi austronesiani? Erano un popolo di agricoltori e naviganti che partendo dall'odierna Taiwan colonizzarono nel giro di alcuni millenni gli angoli tra loro più remoti del continente australe. Oggi la popolazione originaria di Taiwan è ridotta al 2% dell'isola (per il resto sono cinesi di stirpe mongolica, come quasi tutta la cina continentale), ma ha dato i natali a milioni di persone che vanno dal continente africano alla polinesia!

Assolutamente consigliato, si trova in promozione in una nota catena di libri a soli 7€.